Con elezioni a giugno, Italia pronta a rimandare manovra correttiva
Secondo La Repubblica se l’Italia andrà al voto anticipato a giugno, come si augurano il gruppo del PD guidato dall’ex premier Matteo Renzi e tutti i partiti all’opposizione, il governo è pronto a rimandare gli aggiustamenti alla manovra finanziaria 2017 da 3,4 miliardi di euro chiesti dalle autorità Ue. Sfidare la Commissione Ue vorrebbe dire, per il governo Gentiloni, andare incontro a una procedura di infrazione sul deficit.
Dopo la sentenza della Consulta, che ha bocciato a metà il cosiddetto Italicum, la legge elettorale del precedente governo Renzi, le elezioni anticipate si fanno più probabili. Basterebbe, difatti, apportare poche modifiche alla legge proporzionale con premio di maggioranza ma senza coalizioni vigente, per poter andare alle elezioni con due sistemi elettorali armonizzati alla Camera e al Senato, come vogliono Gentiloni e il Quirinale.
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