Con Trump presidente la Russia dice: pronti al disgelo
Con l’elezione di Donald Trump alla presidenza Usa, i rapporti tra Russia e Stati Uniti cambieranno. Ne è convinto il ministro russo degli Esteri, Sergei Lavrov, che giunto in Italia per il forum sul Mediterraneo Med2016 ha detto che la Russia è pronta a “percorrere la nostra parte di cammino per riportare i rapporti tra la Russia e gli Stati Uniti in una direzione stabile”.
“Partiamo dal presupposto che nel mondo contemporaneo la tutela della stabilità strategica e della sicurezza e la soluzione efficace dei problemi chiave della modernità dipendano molto dai nostri due Paesi”, ha detto mentre si dirigeva a Roma per l’incontro organizzato dal ministero italiano degli Esteri e dall’Ispi. Lavrov vedrà anche il suo omologo italiano Paolo Gentiloni, nella speranza che i colloqui bilaterali diano “un contributo ai comuni sforzi per lo sviluppo dinamico dei rapporti italo-russi”.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.