Confcommercio: deteriorarsi aspettative rappresenta elemento di criticità per ripresa 2021
“Il netto calo della fiducia registrato a novembre era largamente atteso. Seppure di dimensioni meno ampie rispetto a marzo, ha comunque riportato il sentiment di famiglie ed imprese sui livelli di inizio primavera”.
Questo il commento dell’ufficio studi di Confcommercio ai dati sulla fiducia a novembre diffusi oggi dall’Istat. Ci sono poi settori che soffrono più di altri, con la situazione che “particolarmente critica” per gli operatori turistici che hanno conosciuto un brusco peggioramento tra ottobre e novembre delle loro aspettative, dopo la risalita dei mesi estivi.
“Il deteriorarsi delle aspettative e il prolungarsi di un clima di sfiducia – conclude Confcommercio – rappresentano un ulteriore elemento di criticità per la ripresa del 2021. Vi è il rischio che la caduta in una fase ‘depressiva’ renda famiglie e imprese meno reattive nel momento di un ritorno alla normalità, limitando le potenzialità di crescita di consumi e investimenti”.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.