Confesercenti: caro-interessi, per imprese e famiglie shock da 14,4 mld in due anni
L’aumento dei tassi di interesse rischia di trasformarsi in un vero e proprio shock per i bilanci di imprese e famiglie, che potrebbero trovarsi a pagare maggiori interessi per 5,4 miliardi nel 2023 e per 9 miliardi nel 2024, per un dato cumulato di quasi 14,4 miliardi in 2 anni, che arriva fino ad oltre 20 miliardi se si considerano anche i maggiori oneri sui mutui per abitazione a tasso variabile. Questa la stima di CER per Confesercenti.
“I tassi attivi delle banche hanno mostrato una elevata reattività nel momento in cui la BCE ha modificato l’impostazione della politica monetaria, seguendo rapidamente la risalita dei tassi di policy – si legge nella nota di Confesercenti -. In questo modo le banche hanno potuto ampliare lo spread tra tassi attivi e passivi e far crescere il margine di interesse, divenuto negli ultimi 18 mesi la fonte principale di incremento della redditività del sistema bancario. Al contrario, i tassi sulla raccolta, soprattutto quelli sui depositi, continuano a mostrare una maggior lentezza nel risalire dai minimi storici”.
Breaking news
Wall Street registra un’apertura positiva grazie ai dati sull’inflazione che risultano in linea con le attese. A novembre, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,3% rispetto al mese precedente, segnando il rialzo maggiore in sette mesi. Nonostante i dati, la Federal Reserve appare intenzionata a operare un taglio dei tassi d’interesse.
A novembre, l’inflazione negli Stati Uniti ha registrato un aumento dello 0,3% rispetto al mese precedente, in linea con le previsioni. Il tasso annuo è salito al 2,7%, mentre il dato ‘core’ ha mantenuto una crescita del 3,3%. I prezzi energetici e alimentari hanno mostrato variazioni minime, confermando la stabilità delle previsioni economiche.
Negli Stati Uniti, le richieste di mutui hanno visto un incremento significativo nella settimana del 6 dicembre, con un aumento del 5,4% nel volume delle domande di mutuo ipotecario. Le richieste di rifinanziamento sono aumentate del 27,2%, mentre quelle per nuove domande sono in calo. I tassi sui mutui trentennali sono scesi al 6,67%.
Volkswagen sta considerando di spostare la produzione della Golf da Wolfsburg al Messico, secondo fonti aziendali. La decisione finale non è ancora stata presa, ma il trasferimento potrebbe avvenire presso l’impianto di Puebla, noto per la produzione del Maggiolino. L’azienda non ha commentato ufficialmente.