Confindustria, congiuntura flash: PIL debole nel quarto trimestre
Il PIL italiano rimarrà debole nel quarto trimestre e anche se la fiducia delle famiglie tiene sui livelli di fine 2017, la domanda interna resta debole. Così si legge nella Congiuntura flash di Confindustria.
“Dopo la flessione sia dei consumi sia degli investimenti nel terzo trimestre, si conferma l’attesa di una dinamica fiacca anche nel quarto. L’occupazione e’ ferma. La ripresa occupazionale si è arrestata da giugno: in ottobre il numero di occupati e’ rimasto fermo, dopo -0,2% nel terzo trimestre. Potrebbe trattarsi di una pausa temporanea, ma l’indebolimento dell’attività fa temere un’interruzione del trend. In ottobre tornano su anche i disoccupati, verso i 2,8 milioni.”
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La banca centrale russa ha deciso di mantenere il tasso di riferimento al 21%, contrariamente alle aspettative di un aumento. L’inflazione elevata ha portato l’indice dei prezzi al consumo all’8,9% a novembre. Altre banche centrali, come la BCE e la Federal Reserve, hanno invece effettuato modifiche ai tassi.
A ottobre, l’industria italiana ha visto un aumento del fatturato dello 0,5% in valore e dello 0,8% in volume, trainato dal mercato interno, mentre il mercato estero ha registrato una flessione. Su base annua, si osserva un calo generale del fatturato, nonostante un giorno lavorativo in più rispetto all’anno precedente.
La Borsa di Tokyo conclude la sessione in ribasso a causa delle preoccupazioni legate alle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina e ai conflitti in Medio Oriente. Anche i dati sull’inflazione superiore alle attese hanno influenzato negativamente il mercato, impattando sui titoli bancari. L’indice Nikkei e il Topix registrano flessioni.
Avvio debole a Piazza Affari, nell’ultima seduta di una settimana volatile per l’azionario. Quasi tutti i titoli del Ftse Mib in rosso.