Confindustria taglia stime PIL: pesa l’incertezza
MILANO (WSI) – Il clima di incertezza pesa sulla crescita dell’Italia che rallenta con il Pil all’1,3% nel 2018 e all’1,1% nel 2019. A dirlo il Centro Studi di Confindustria nel suo ultimo Documento di Economia e Finanza in cui taglia le stime di crescita dell’economia italiana.
“Nel biennio di previsione la crescita italiana è soggetta a vari rischi, prevalentemente al ribasso. Il contesto internazionale sta divenendo più denso di incognite e vulnerabile a diversi fattori di incertezza. In primis le misure protezionistiche derivanti dalla politica commerciale statunitense che, nel caso di un ulteriore inasprimento, potrebbero portare a un rallentamento ancor più significativo delle esportazioni italiane. Poi le modalità del rientro dalla politica monetaria ultraespansiva della Banca Centrale Europea, che condurranno alla risalita dei tassi di interesse dal 2019, con effetti restrittivi sui bilanci di famiglie e imprese”.
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Seduta perlopiù positiva per le borse europee. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,2% a 33.294 punti
Wall Street apre in positivo, con Nvidia che registra un aumento del 4,8% dopo un inizio negativo nel premercato. Il titolo ha raggiunto un nuovo record, mentre le tensioni tra Russia e Occidente continuano a influenzare i mercati. Inoltre, l’attenzione è rivolta alle prossime decisioni della Federal Reserve sui tassi di interesse.
Sarà operativo entro la fine del 2026 e andrà ad aggiungersi agli altri 16 già esistenti
Negli Stati Uniti, il numero di lavoratori che hanno richiesto per la prima volta i sussidi di disoccupazione è diminuito a 213.000, il valore più basso da maggio. Le aspettative erano di 220.000 richieste. Il totale dei lavoratori che ricevono sussidi è invece aumentato leggermente, raggiungendo 1.908.000 unità.