Confindustria taglia stime PIL: pesa l’incertezza
MILANO (WSI) – Il clima di incertezza pesa sulla crescita dell’Italia che rallenta con il Pil all’1,3% nel 2018 e all’1,1% nel 2019. A dirlo il Centro Studi di Confindustria nel suo ultimo Documento di Economia e Finanza in cui taglia le stime di crescita dell’economia italiana.
“Nel biennio di previsione la crescita italiana è soggetta a vari rischi, prevalentemente al ribasso. Il contesto internazionale sta divenendo più denso di incognite e vulnerabile a diversi fattori di incertezza. In primis le misure protezionistiche derivanti dalla politica commerciale statunitense che, nel caso di un ulteriore inasprimento, potrebbero portare a un rallentamento ancor più significativo delle esportazioni italiane. Poi le modalità del rientro dalla politica monetaria ultraespansiva della Banca Centrale Europea, che condurranno alla risalita dei tassi di interesse dal 2019, con effetti restrittivi sui bilanci di famiglie e imprese”.
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Dopo un avvio negativo, Wall Street ha registrato un aumento grazie a dati sull’inflazione inferiori alle attese. Il PCE, misura preferita dalla Fed, è cresciuto meno del previsto, influenzando positivamente i mercati. Gli analisti prevedono una pausa nei tassi a gennaio e possibili tagli a marzo.
A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori europei continua a calare. Secondo la stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea, il sentiment dei consumatori nell’eurozona è sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative degli analisti. Anche l’indicatore complessivo dell’Unione Europea mostra un calo significativo.
La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.