Corea del Nord: gestore consiglia di shortare won e liberarsi di asset giapponesi
Anche se non bisogna dimenticare che partiva da livelli molto bassi, l’indice della volatilità è schizzato al rialzo di oltre il +22% dopo che la Corea del Nord ha lanciato un missile che ha sorvolato il Giappone (vedi grafico sotto).
Se si ragione in termine di come investire in ottica crisi nordcoreana, gli analisti di William Blair sostengono che conviene shortare il won sudcoreano e probabilmente lasciare perdere gli asset finanziari giapponesi. Se fosse per la sola minaccia della Corea del Nord, i mercati non dovrebbero tuttavia capitolare. Serve ben altro, secondo Tom Clarke, Partner e manager di portafoglio del gestore. Secondo lui l’euro ha ancora spazio per salire (al momento quota 1,1250 dollari) ma tra chi investe nel Forex non sono molti coloro i quali credono in un rafforzamento duraturo e che quindi stanno andando lunghi sull’euro.
Breaking news
Finale positivo a Piazza Affari, nonostante i ribassi delle banche. Male gli indici Pmi, torna in voga taglio tassi Bce da 50 bp
Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.