Coronavirus: banca centrale cinese taglia i tassi sui prestiti
Nuova mossa della Banca centrale cinese a sostegno dell’economia messa in grave difficoltà dalla diffusione del coronavirus.
Con una mossa ampiamente attesa e destinata a offrire supporto anche ai mercati azionari, la People’s Bank of China ha tagliato i principali tassi di riferimento sui prestiti per rendere più bassi i costi di finanziamento delle imprese.
Il Loan Prime rate (Lcr) a un anno avrà un tasso di interesse ridotto di 10 punti base dal 4,15% al 4,05% mentre per quello a cinque anni il taglio è di 5 punti base dal 4,80% al 4,75 per cento.
“L’ultimo taglio del Lpr allevierà i danni causati dal coronavirus sui margini aziendali”, scrive in una nota Capital Economics, stimando che la Cina taglierà il tasso medio di prestiti a un anno per un massimo di 10 punti base.
Nel resoconto trimestrale pubblicato ieri, la banca centrale cinese afferma di prevedere un limitato impatto economico dal virus, aggiungendo che estenderà il credito, offrirà prestiti o tassi agevolati alle aziende coinvolte nel contenimento dell’epidemia.
Secondo Goldman Sachs, la Banca Popolare Cinese ha un orientamento accomodante, notando che la banca centrale ora afferma di essere “prudente con una giusta flessibilità” anziché semplicemente “prudente”.
“In passato abbiamo notato che questo cambiamento (di retorica ndr) segnala una tendenza accomodante e i tassi d’interesse interbancari tendono a calare quando la PBOC aggiunge “con una giusta flessibilità””, scrive Goldman Sachs in una nota.
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