Coronavirus, intensità copertura mediatica otto volte superiore a quella della Sars
Circa un mese dopo la prima menzione del Coronavirus, l’intensità della copertura mediatica, è otto volte superiore a quella dei virus SARS (2003), Ebola (2014) e ZIKA (2016) a seguito dei rispettivi focolai. Lo rileva l’indice che misura il sentimento mediatico di State Street (vedi grafico).
“Questo è probabilmente riconducibile alla gravità del virus o alle misure più severe adottate dal governo cinese per contenerlo. In entrambi i casi, si spera che l’aumento delle misure, la copertura mediatica e, a sua volta, la consapevolezza di questa epidemia contribuiranno a una più rapida inversione di tendenza” dicono gli analisti.
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Finale positivo a Piazza Affari, nonostante i ribassi delle banche. Male gli indici Pmi, torna in voga taglio tassi Bce da 50 bp
Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.