Schiaffo a Renzi da Corte dei conti: “spending review un parziale insuccesso”
ROM (WSI) – Spending review? Un parziale insuccesso che ha ridotto i servizi ai cittadini. Questo il monito di Raffaele Squitieri, presidente della Corte dei Conti all’inaugurazione dell’anno giudiziario 2016.
“Il contributo al contenimento della spesa non è più solo riconducibile a effettivi interventi di razionalizzazione e di efficientamento di strutture e servizi, quanto piuttosto a operazioni assai meno mirate di contrazione, se non di soppressione, di prestazioni rese alla collettività”. E ancora, Squitieri fa notare che “dai tagli operati è derivato un progressivo offuscamento delle caratteristiche dei servizi che il cittadino può e deve aspettarsi dall’intervento pubblico cui è chiamato a contribuire”.
Le sue parole sono una vera e propria doccia fredda sul premier Matteo Renzi. Ma Squitieri non si ferma qui, e afferma che i margini di flessibilità – proprio quelli che Renzi chiede a Bruxelles – sono esauriti.
Per i conti pubblici “i margini di flessibilità acquisiti in Europa sono interamente utilizzati nella manovra di finanza pubblica per il 2016”. Dunque, “in tal modo si mantiene il profilo discendente del deficit dei conti pubblici, che tuttavia assume una cadenza più rallentata, restando comunque al di sotto della soglia del 3%”.
Sulle condizioni di salute dell’economia italiana:
“Pur nella rassicurante acquisizionedi un’economia italiana ormai uscita dalla recessione connessa alla crisi del debito sovrano, le vicende più recenti confermano il permanere di un quadro ad alto contenuto di incertezza, soprattutto avendo riguardo allo scenario internazionale”. Di conseguenza, “in una fase così delicata per il nostro paese è fondamentale fornire impulso alla crescita economica e all’occupazione, pur nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica”.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.