Cosa sta succedendo alle banche italiane?
Le banche e le istituzioni finanziarie rappresentano una parte significativa della Borsa italiana (rispettivamente costituiscono il 25% e il 37% dell’indice). Come osservano gli analisti, le banche italiane, come l’industria bancaria europea in generale, hanno avviato in colpevole ritardo un necessario piano di riforma.
“Si tratta di un processo non immediato e che richiederà del tempo, dal quale riteniamo deriveranno miglioramenti strutturali, aumento della redditività e delle valutazioni”, dice in una nota Gilles Guibout, Head of European Equities investment team di AXA Framlington.
I punti principali da tenere a mente sono i seguenti, secondo lo strategist:
- Non esiste alternativa al consolidamento, ma è un processo che richiede tempo poiché ogni banca sta cercando di trovare la combinazione migliore, anche per il top management.
- Il rischio di liquidità è limitato grazie alle misure di protezione fornite dalla BCE.
- • I timori sui prestiti insoluti sono eccessivi per la maggior parte delle banche (ad eccezione forse di Monte Paschi, Carige e poche altre non quotate) in considerazione degli accantonamenti già effettuati e del valore del collaterale, spesso immobiliare. Da ricordare che l’Italia a differenza della Spagna non ha attraversato un periodo di intensa attività edilizia per cui i prezzi hanno meno spazio per diminuire.
- Il timore di costringere una delle maggiori banche a salvare Monte Paschi è difficile da prevedere in quanto danneggerebbe decisamente la credibilità della politica italiana, proprio ora in miglioramento.
Breaking news
Il forte impegno di Generali nella sostenibilità è stato ancora una volta riconosciuto da MSCI, l’indice che misura la resilienza delle società ai rischi ESG. L’analisi di MSCI, che coinvolge oltre 8.500 aziende a livello globale, ha confermato per il terzo anno consecutivo il rating ESG “AAA” del Gruppo, riconoscendo Generali tra le aziende “Leader”, […]
Nel terzo trimestre del 2024, il prodotto interno lordo (PIL) della Spagna ha registrato un incremento dello 0,8% rispetto al trimestre precedente, con una crescita annua del 3,3%. La domanda interna ed estera hanno contribuito significativamente a questi risultati.
Dopo sei giornate di calo, la Borsa di Tokyo segna un rimbalzo con il Nikkei in aumento dell’1,19%. Gli investitori sono stati incoraggiati dall’andamento dell’inflazione negli Stati Uniti che ha superato le aspettative, influenzando positivamente Wall Street. Inoltre, si attende un importante accordo tra Nissan e Honda.
A novembre 2024 l’Istat stima, per l’interscambio commerciale dell’Italia con i paesi extra Ue27, un forte incremento congiunturale per entrambi i flussi, lievemente più ampio per le esportazioni (+5,6%) rispetto alle importazioni (+5,3%). L’aumento su base mensile dell’export riguarda tutti i raggruppamenti principali di industrie, a eccezione di beni intermedi (-0,6%), ed è dovuto soprattutto […]