COSTO E LIQUIDITÀ: BOOM PER QUESTI STRUMENTI DI INVESTIMENTO
Da nuova ricerca effettuata da Source, uno dei principali fornitori di Exchange Traded Product (ETP) a livello europeo, emerge che gli investitori professionali europei dichiarano di fare ricorso agli ETP nella maggior parte dei casi per apportare “correzioni tattiche” ai loro portafogli. Circa tre intervistati su quattro (73%) hanno giustificato così l’investimento in ETP, seguiti dal 61% che ha dichiarato di fare ricorso a questi strumenti per ottenere “una più ampia esposizione a lungo termine al mercato”.
Tra le altre risposte figurano le seguenti: supporto a una strategia long/short (59%), gestione della liquidità (52%), rotazione settoriale (40%) e transition management (26%).
Alla domanda “qual è la caratteristica più interessante di un ETP?”, il 24% degli investitori intervistati ha risposto “il costo”, il 23% “la liquidità”, il 18% ha citato “l’accesso a mercati in cui è difficile entrare” e il 15% “la trasparenza”.
In termini di classi di attivi in cui investono tramite gli ETP, il 76% ha risposto che ricorre a questi strumenti per aumentare l’esposizione azionaria a livello regionale, il 74% e il 58% hanno invece citato rispettivamente l’azionario globale e dei mercati emergenti. Il 43% circa ha dichiarato di utilizzarli per investire in titoli obbligazionari corporate investment grade, mentre il 40% per aumentare l’esposizione ai metalli preziosi.
Secondo Stefano Caleffi, responsabile di Source per l’Italia: “La ricerca mette in evidenza come secondo gli investitori il ricorso agli ETP comporti enormi vantaggi. La crescita e la maggiore innovazione del settore degli ETP in termini di prodotti offerti sono ulteriori fattori che fanno aumentare l’interesse per questi strumenti. Ecco perché, secondo la ricerca da noi condotta, otto investitori su dieci hanno utilizzato ETP e il 39% ha comunicato di incrementarne l’utilizzo quest’anno”.
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La sterlina britannica ha raggiunto i massimi da marzo 2022 in seguito alla decisione della Banca d’Inghilterra di mantenere invariato il tasso d’interesse al 5%. La valuta si è rafforzata sia contro il dollaro che l’euro, in un contesto di politiche monetarie divergenti tra la BoE e la Federal Reserve americana.
Il comitato di politica monetaria della Banca Centrale della Turchia ha deciso di mantenere invariato il tasso di riferimento al 50%, nonostante l’analisi degli indicatori inflazionistici e la domanda interna in rallentamento.