Credit Suisse si è liberata di tutti bond Evergrande un anno fa
Credit Suisse, un tempo il principale sottoscrittore internazionale di obbligazioni Evergrande, ha venduto la sua intera esposizione a fine 2020: lo affermano alcune fonti riservate al Financial Times.
Anche se la dismissione ha messo al riparo la banca svizzera dalle ripercussioni di un eventuale default dello sviluppatore immobiliare cinese, l’aver puntato su una società così rischiosa potrebbe gettare nuove ombre su Credit Suisse – che già si era scottata con Greensill e Archegos.
Complessivamente Credit Suisse ha acquistato debito Evergrande per 4,6 miliardi di dollari nel corso degli ultimi 10 anni.
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Finale positivo a Piazza Affari, nonostante i ribassi delle banche. Male gli indici Pmi, torna in voga taglio tassi Bce da 50 bp
Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.