Credito, Moody’s minaccia di declassare il rating degli Stati Uniti
Un declassamento del credito a causa delle politiche della nuova amministrazione Usa sembra inevitabile per Moody’s. L’agenzia di rating, citando il deterioramento delle politiche fiscali e l’incremento ulteriore del debito federale, ha infatti minacciato di rivedere al ribasso il giudizio sulla qualità creditizia degli Stati Uniti.
Con la prima economia al mondo che continua a rischiare uno shutdown – le attività federali secondarie hanno in effetti chiuso per qualche ora – e il debito pubblico che continua a gonfiarsi, Moody’s ha lanciato un avvertimento a Trump facendo capire che se le cose rimangono così deve aspettarsi un downgrade da parte di quell’agenzia di rating che invece nel 2011 non ha, al contrario di Standard And Poor’s, osato strappare agli Usa la Tripla A per la prima volta nella storia. Le politiche fiscali espansive causeranno nuovi problemi di insolvenza del debito in Usa, dice Moody’s, e contribuiranno ad ampliare il deficit di bilancio, provocando un “pesante deterioramento fiscale“.
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A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori europei continua a calare. Secondo la stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea, il sentiment dei consumatori nell’eurozona è sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative degli analisti. Anche l’indicatore complessivo dell’Unione Europea mostra un calo significativo.
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