Crescita Usa aiuta l’export italiano ad ottobre
Tornano a crescere le esportazioni italiane nel mese di ottobre, con un incremento su base mensile del 5,3% e dell’11,6% tendenziale (+7,6% il dato destagionalizzato). Allo stesso tempo sono leggermente diminuite le importazioni, con un calo dello 0,1% congiunturale, ma con un +24,9% su base annua (+20,3% corretto per gli effetti di calendario).
“Lo stimolo alla crescita tendenziale dell’export risulta fortemente concentrato nelle vendite verso gli Usa, che contribuiscono per circa il 40% all’aumento dell’export al lordo delle differenze nei giorni lavorativi. Le vendite verso gli Usa risultano particolarmente rilevanti per i prodotti farmaceutici, i macchinari e gli alimentari”.
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Seduta in calo per le borse europee e per Piazza Affari, all’indomani della riunione della Fed. Sul Ftse Mib arretrano soprattutto Tim e Stm
L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.