Criptovalute: Coinbase ottiene licenza alle Barmuda
Il principale exchange di criptovalute statunitense Coinbase ha ottenuto una licenza per operare alle Bermuda, nell’ambito di una più ampia spinta all’espansione globale.
L’amministratore delegato di Coinbase, Brian Armstrong, ha dichiarato che le società di criptovaluta si svilupperanno in paradisi “offshore” a meno che gli Stati Uniti e il Regno Unito non facciano “chiarezza sulla regolamentazione” delle criptovalute.
Le autorità di regolamentazione e le forze dell’ordine negli Stati Uniti hanno intensificato le azioni contro le società di criptovaluta quest’anno, a seguito di una serie di fallimenti del settore nel 2022. A marzo la Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense ha minacciato di fare causa a Coinbase per alcuni prodotti.
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Seduta positiva per le borse europee, grazie anche all’andamento positivo di Wall Street in scia alla riunione della Fed.
La Federal Reserve annuncia un significativo taglio dei tassi di interesse, il primo in quattro anni, con possibili ulteriori riduzioni entro fine anno. I mercati reagiscono positivamente, con forti guadagni per i principali indici statunitensi e un incremento della propensione al rischio che favorisce i titoli tecnologici.
La sterlina britannica ha raggiunto i massimi da marzo 2022 in seguito alla decisione della Banca d’Inghilterra di mantenere invariato il tasso d’interesse al 5%. La valuta si è rafforzata sia contro il dollaro che l’euro, in un contesto di politiche monetarie divergenti tra la BoE e la Federal Reserve americana.
Il comitato di politica monetaria della Banca Centrale della Turchia ha deciso di mantenere invariato il tasso di riferimento al 50%, nonostante l’analisi degli indicatori inflazionistici e la domanda interna in rallentamento.