Criptovalute, il 14% dei consulenti le raccomanda ai propri clienti
Bitcoin e simili continuano a essere un prodotto suggerito solo da una minoranza dei consulenti finanziari, ma fra il 2020 e l’anno in corso c’è stato un drastico incremento fra le abitudini dei professionisti del risparmio. Appena un anno fa meno dell’1% avevano affermato di usare/raccomandare le criptovalute con i propri clienti, oggi la percentuale è salita al 14% – più in alto rispetto a asset più familiari come i fondi di private equity o i metalli preziosi. E’ quanto emerge dall’ultimo sondaggio della Financial planning association (2021 Trends in
Investing Survey). Più di un quarto (26%) dei consulenti prevede, inoltre, di consigliare o aggiungere criptovalute ai portafogli dei propri clienti nel prossimo anno.
L’indagine è stata avviata nel marzo 2021 e ha raccolto 529 risposte online da consulenti finanziari che offrono ai clienti consulenza in materia di investimenti.
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Sarà operativo entro la fine del 2026 e andrà ad aggiungersi agli altri 16 già esistenti
Negli Stati Uniti, il numero di lavoratori che hanno richiesto per la prima volta i sussidi di disoccupazione è diminuito a 213.000, il valore più basso da maggio. Le aspettative erano di 220.000 richieste. Il totale dei lavoratori che ricevono sussidi è invece aumentato leggermente, raggiungendo 1.908.000 unità.
La divisione di cloud computing di Amazon sta investendo pesantemente in chip personalizzati per migliorare l’efficienza dei suoi numerosi data center, con l’obiettivo di ridurre i costi
Il Bitcoin continua la sua corsa al rialzo, raggiungendo un nuovo massimo storico sopra i 98.000 dollari prima di subire un leggero calo. Attualmente, la criptovaluta viene scambiata a poco più di 98.000 dollari, segnando un incremento del 4,86% rispetto al valore precedente.