Crisi e beni alimentari: in crescita consumo di tonno in scatola
ROMA (WSI) – Il tonno in scatola è uno dei must have delle dispense degli italiani con consumi sempre più in crescita tanto che sono l’anno scorso ne abbiamo consumato 147.00 tonnellate, circa il 2% in più rispetto al 2014, ossia 2,4 chili a testa.
A renderlo noto l’Ancit (Associazione nazionale conservieri ittici) che tramite il presidente Vito Santarsiero commenta così:
“Il 2015 è stato un anno positivo per l’industria italiana del tonno in scatola che ha evidenziato ancora una volta la sua natura anticiclica. Gli italiani stanno virando sempre più spesso verso quei prodotti alimentari, come il tonno, in grado di coniugare gusto, salute e allo stesso tempo risparmio: parliamo infatti di un alimento che, grazie all’impegno dell’industria di trasformazione italiana, fornisce proteine nobili ad un costo tra i più convenienti”.
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La seduta di Wall Street apre in rialzo grazie alla spinta di Apple e Netflix, con il Nasdaq in crescita. Nonostante una chiusura leggermente in calo ieri, i principali indici mostrano segni positivi grazie a dati macroeconomici favorevoli. Tuttavia, il petrolio Wti segna una diminuzione del prezzo al Nymex.
Il mercato edilizio americano ha subito una contrazione a settembre 2024, con un calo dello 0,5% nei nuovi cantieri avviati e una diminuzione del 2,9% nei permessi edilizi. Le aspettative degli analisti prevedevano un calo meno marcato nei permessi.
I mercati azionari cinesi hanno chiuso in netto rialzo, con l’indice Hang Seng di Hong Kong in aumento del 3,61% e lo Shanghai Composite del 2,91%. Questo avviene dopo le nuove misure di finanziamento della banca centrale cinese. Il PIL del terzo trimestre è cresciuto del 4,6%, superando le previsioni, ma non ha influenzato negativamente le contrattazioni.