Crollo petrolio: Shell taglia 10 mila posti di lavoro
LONDRA (WSI) – Gli effetti del crollo dei prezzi del petrolio, arrivato ai minimi record di 30 dollari al barile, si ripercuote nel settore energetico e nelle aziende. Così la Royal Dutch Shell annuncia un taglio di 10.000 posti di lavoro, tra dipendenti e fornitori esterni nel corso dell’attuale esercizio.
Una “ristrutturazione” che prevede il taglio di 3 miliardi di dollari di spese operative quest’anno. La big oil anglo-olandese prevede di chiudere il quarto trimestre con un utile in calo del 42% e l’utile trimestrale potrebbe attestarsi in una forchetta compresa tra 1,6 e 1,9 miliardi di dollari, al di sotto delle stime degli analisti. Intanto alla borsa di Londra il titolo scivola di circa il 5%.
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La società ha chiuso i primi 9 mesi del 2024 con un utile netto di 3,0 milioni di euro, superiore al risultato dell’intero 2023.
Walmart, il colosso statunitense della vendita al dettaglio, ha riportato un incremento degli utili e delle vendite nel terzo trimestre del 2024, superando le previsioni degli analisti. La società ha anche rivisto al rialzo le stime di crescita per l’esercizio 2025, prevedendo un aumento delle vendite nette consolidate tra il 4,8% e il 5,1%.
Le borse cinesi chiudono in rialzo in attesa della decisione sui tassi di interesse della banca centrale cinese. Shanghai e Shenzhen registrano aumenti significativi, trainati dal settore high-tech.