Cucinelli affonda all’indomani dei conti, per gli analisti il titolo è caro
Giornata da dimenticare per i titoli Cucinelli all’indomani dei conti: con risultati buoni, gli operatori sono passati all’incasso sul titolo che ieri trattava ai massimi da settembre e che viene giudicato da alcuni caro.
Ieri la società ha annunciato un ebitda in miglioramento dell’8,8% a 95,1 milioni di euro e un utile netto a 51 milioni di euro su ricavi (già noti) per 553 milioni di euro (+8,1% a cambi correnti).
In mattinata, le quotazioni cedono il 6,8% a 32,75 euro.
Brunello Cucinelli “offre un profilo di crescita degli utili visibile e in linea coi peers nel medio termine, con una strategia chiara e coerente nel lusso assoluto. – osservano gli esperti di Equita Sim, che ha una posizione “hold” con target di prezzo a 30 euro – Tuttavia, alla luce delle valutazioni elevate vediamo maggiori upside su altri titoli del settore”.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.