Dai migranti l’8,6% della ricchezza nazionale italiana
MILANO (WSI) – L’8,6% della ricchezza nazionale italiana è prodotta dalla forza lavoro dei migranti, presenti anche nel settore imprenditoriale con un totale di 524.674 imprese guidate da nati all’estero, pari all’8,7% del totale, che producono 94,8 miliardi di valore aggiunto. Negli ultimi tre anni le imprese straniere nel nostro Paese sono aumentate del 19%.
Numeri importanti in Italia ma anche negli Usa come rivela l’evento “Mix 2016” a cui partecipa Forward.Us, la fondazione creata da Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook, Marissa Mayer, ceo di Yahoo, Bill Gates, creatore di Microsoft e altri leader dell’economia digitale. Fondazione che ha come obiettivo quella di promuovere una riforma globale dell’immigrazione, “un imperativo economico, politico e morale”.
A parlare è il presidente di Forward.Us, Todd Schulte secondo cui allontanare gli immigrati senza documenti negli Usa significherebbe ridurre il Pil americano del 6% in 20 anni e la forza lavoro del 6,4% nel Paese. Oggi una piccola e media impresa americana su 4 è creata da immigrati e quelli illegali sul territorio statunitense sono circa 11,5 milioni. Schulte ricorda le parole del presidente americano Barack Obama: “Americani, siamo e saremo sempre un Paese di immigrati”.
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Chiusura incolore ma sui massimi intraday per le borse europee dopo il core Pce Usa. A Piazza Affari, lieve flessione per il Ftse Mib
Dopo un avvio negativo, Wall Street ha registrato un aumento grazie a dati sull’inflazione inferiori alle attese. Il PCE, misura preferita dalla Fed, è cresciuto meno del previsto, influenzando positivamente i mercati. Gli analisti prevedono una pausa nei tassi a gennaio e possibili tagli a marzo.
A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori europei continua a calare. Secondo la stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea, il sentiment dei consumatori nell’eurozona è sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative degli analisti. Anche l’indicatore complessivo dell’Unione Europea mostra un calo significativo.
La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.