Dalla spending review risparmiati quasi 30 miliardi nel 2017
Gli effetti della revisione della spesa, coordinata dal Commissario straordinario Yoram Gutgeld ha consentito risparmi strutturali pari a quasi 30 miliardi nel 2017, per poi salire a 31,5 miliardi nel 2018. Lo rivelano i dati della relazione annuale. Nel dettaglio, i risparmi derivanti dalla spending review sono ammontati a 3,6 miliardi nel 2014, 18 miliardi nel 2015, oltre 25 miliardi nel 2016.
“Faccio appello al governo in carica, e a quello che verrà, a non mollare la presa, ci vuole tempo per raggiungere i risultati”, ha commentato Gutgeld, “noi abbiamo beneficiato di una stabilità di tre anni di governo. Il lavoro sugli acquisti è iniziato ad aprile 2014 e ha cominciato a dare risultati due anni dopo e i risultati veri e grandi li darà nei prossimi anni”.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.