Danske Bank caccia l’AD dopo scandalo riciclaggio di denaro da €200 miliardi
Danske Bank non poteva più aspettare e ha decretato la parola fine all’era di Thomas Borgen ai vertici della banca. All’amministratore delegato è stata mostrata la porta con effetto immediato. È una delle conseguenze dello scoppio dello scandalo sul riciclaggio di 200 miliardi di euro, che rischia di recare al gruppo – cui fa capo circa il 50% della quota del mercato di riferimento in Danimarca – ingenti danni a livello di immagine e di redditività.
Borgen aveva annunciato le sue dimissioni il mese scorso, ma aveva anche aggiunto che avrebbe continuato a ricoprire il ruolo finché non sarebbe stato trovato un successore. Tuttavia, il presidente Ole Andersen ha fatto sapere che il CdA ha deciso di “esonerarlo” con effetto immediato, perché è stato stabilito che il nuovo leader deve essere un uomo d’affari che rimarrà alla guida della banca danese in futuro. Spetterà a Jesper Nielsen, che non è uno dei candidati per prendere il posto di Borgen, ricoprire momentaneamente il ruolo di AD ad interim chief.
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