Davos, Lagarde (FMI): rischi di frenata brusca dell’economia sono aumentati
Christine Lagarde, numero uno del Fondo Monetario Internazionale, ha detto oggi che il rischio di un rallentamento più repentino nella crescita globale è aumentato e ha citato tra i maggiori pericoli per l’economia la Brexit e l’Italia. Detto questo, la recessione non è ancora dietro l’angolo.
Intervenendo al Word Economic Forum di Davos nel giorno in cui si è saputo che il Fondo di Washington ha tagliato le previsioni di crescita del PIL mondiale per il 2019 e il 2020 (allo 0,6% per quanto riguarda l’Italia l’anno prossimo) Lagarde ha invitato le autorità politiche e i leader di governo mondiali ad affrontare i punti deboli delle economie nazionali. In particolare è prioritaria riduzione del debito pubblico governativo.
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Seduta in calo per le borse europee e per Piazza Affari, all’indomani della riunione della Fed. Sul Ftse Mib arretrano soprattutto Tim e Stm
L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.