Davos, presidente Cina: “globalizzazione non è colpevole per problemi del mondo”
Viste le montanti tensioni tra Cina e Stati Uniti dopo l’elezione di Donald Trump, la cui agenda politica è di stampo protezionista, a Davos le attenzioni sono tutte sull’intervento del presidente cinese, secondo il quale “viviamo in un mondo pieno di contraddizioni”. Xi Jinping ha detto che “la crisi finanziaria internazionale è stata il risultato dell’eccessiva smania di profitti e non della globalizzazione. Molti dei problemi che assillano il mondo non sono causati dalla globalizzazione economica” e nel suo intervento il protezionismo, cui bisogna difendersi, viene paragonato all’azione di chiudersi una stanza oscura.
La presenza di Xi, che ha citato tra i fattori di crisi le onde migratorie di rifugiati provenienti da Medioriente e Africa, ha una valenza storica: è la prima volta che un leader della Cina partecipa al World Economic Forum. “Sono la guerra, i conflitti e le turbolenze regionali ad aver provocato i problemi e la soluzione è fare pace, promuovere la riconciliazione e ritrovare la stabilità”. Anche i movimenti populisti rischiano di provocare un periodo di guerra e povertà.
L’economia globale attraversa un periodo di transizione, secondo Xi, con la globalizzazione che ha creato indubbiamente nuovi problemi. Tuttavia questo non deve servire da giustificazione e il mondo si deve adattare ai nuovi sviluppi per trarne beneficio. “Il ruolo dei motori tradizionali della crescita si sta indebolendo sempre più. La crescita economica globale è la più bassa degli ultimi sette anni e quella del libero commercio mondiale è su livelli ancora più bassi”.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.