Davos, presidente Cina: “globalizzazione non è colpevole per problemi del mondo”
Viste le montanti tensioni tra Cina e Stati Uniti dopo l’elezione di Donald Trump, la cui agenda politica è di stampo protezionista, a Davos le attenzioni sono tutte sull’intervento del presidente cinese, secondo il quale “viviamo in un mondo pieno di contraddizioni”. Xi Jinping ha detto che “la crisi finanziaria internazionale è stata il risultato dell’eccessiva smania di profitti e non della globalizzazione. Molti dei problemi che assillano il mondo non sono causati dalla globalizzazione economica” e nel suo intervento il protezionismo, cui bisogna difendersi, viene paragonato all’azione di chiudersi una stanza oscura.
La presenza di Xi, che ha citato tra i fattori di crisi le onde migratorie di rifugiati provenienti da Medioriente e Africa, ha una valenza storica: è la prima volta che un leader della Cina partecipa al World Economic Forum. “Sono la guerra, i conflitti e le turbolenze regionali ad aver provocato i problemi e la soluzione è fare pace, promuovere la riconciliazione e ritrovare la stabilità”. Anche i movimenti populisti rischiano di provocare un periodo di guerra e povertà.
L’economia globale attraversa un periodo di transizione, secondo Xi, con la globalizzazione che ha creato indubbiamente nuovi problemi. Tuttavia questo non deve servire da giustificazione e il mondo si deve adattare ai nuovi sviluppi per trarne beneficio. “Il ruolo dei motori tradizionali della crescita si sta indebolendo sempre più. La crescita economica globale è la più bassa degli ultimi sette anni e quella del libero commercio mondiale è su livelli ancora più bassi”.
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Finale contrastato per le borse europee, mentre a Wall Street il Nasdaq cede l’1%. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina a +0,45%
Dal Tesoro precisano che “la transazione sarà effettuata nel prossimo futuro, in relazione alle condizioni di mercato”
La borsa di New York apre in rialzo, con Nvidia che raggiunge un nuovo record. Gli investitori si concentrano sul rapporto sull’occupazione, cruciale per le decisioni sui tassi della Federal Reserve. Atteso anche il rapporto Jolts sulle offerte di lavoro.
Microsoft ha annunciato un investimento di 3 miliardi di dollari in India per espandere i servizi di intelligenza artificiale e cloud computing Azure. Questo rappresenta la più grande espansione mai realizzata da Microsoft nel paese. L’obiettivo è formare 10 milioni di persone in AI entro il 2030, in un mercato chiave per la crescita tecnologica.