Dazi, Trump minaccia Messico e UK: S&P 500 perde più del 5% a maggio
L’azionario Usa scivola in avvio di seduta dopo che il presidente Usa Donald Trump ha minacciato a sorpresa di imporre dei dazi a tutte le importazioni provenienti dal Messico e anche di adottare misure coercitive analoghe contro il Regno Unito. In piena guerra commerciale con la Cina, il rischio che le tensioni si intensifichino e si espandano geograficamente, andando a interessare anche con il Messico e l’Europa, ha innervosito gli investitori.
Il Dow Jones apre in ribasso di più di 200 punti, mentre l’indice S&P 500 perde più di un punto percentuale. Nel mese di maggio, fino a giovedì 30, il computo per il paniere allargato era già negativo (del 5,3%). Con le perdite di oggi i cali si aggraveranno ulteriormente. La guerra commerciale e tecnologica a tutto campo tra Cina e Stati Uniti rischia di fare sprofondare l’economia Usa in recessione.
Breaking news
Giornata positiva per le borse europee, con il Ftse Mib di Piazza Affari che chiude in rialzo dell’1,9% a 34.358 punti. Volano Mps e Tim
Wall Street ha aperto con un lieve rialzo, influenzata da dati sull’inflazione e speculazioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. Il dollaro si rafforza, mentre il petrolio registra un aumento significativo.
Negli Stati Uniti, il numero di richieste di sussidi di disoccupazione ha visto una diminuzione significativa, segnando il livello più basso da maggio. Questo dato sorprende positivamente le aspettative degli analisti.
La Commissione europea ha imposto a Booking Holdings di adeguarsi al Digital Markets Act, modificando il ruolo di Booking.com nel settore turistico. Le aziende ora possono differenziare prezzi e condizioni su diversi canali di vendita online, promuovendo una maggiore equità e apertura nel mercato digitale.