Dazi: Zani (Tendercapital): “Moratoria e piano Biden rilanceranno il PIL dell’Italia”
“La moratoria di 4 mesi sui dazi USA approvata dal presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden, unita al pacchetto di investimenti pari a 1900 miliardi di dollari appena varato dal Congresso americano, saranno da traino per la ripresa del PIL sia nell’Eurozona che in Italia”.
È quanto afferma Moreno Zani, fondatore e Presidente di Tendercapital, tra i player internazionali indipendenti più attivi nel settore dell’asset management.
“Lo stop ai dazi – prosegue Zani – ha di fatto già creato un’accelerazione della domanda interna americana dei prodotti made in Italy e ha generato fiducia sui mercati. Se a questa iniziativa si somma l’iniezione di liquidità che arriverà dal piano di investimenti firmati Joe Biden, nel breve periodo si vedrà anche un miglioramento del PIL italiano come già osservato dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE). I dati, infatti, fotografano come gli USA avranno una crescita interna del 6,5% nel 2021 mentre nell’Eurozona l’incremento sarà pari al 3,9%”.
“Una boccata di ossigeno e di fiducia, se si confrontano i dati attuali con quelli di dicembre, il che induce a una valutazione prudenziale di cauto ottimismo. Dal confronto – aggiunge Zani – emerge come la politica economica di Biden sia linfa per i mercati e per le borse mondiali. Se a trarne i benefici maggiori saranno Francia e Inghilterra, un ruolo di prim’ordine lo svolgerà l’Italia, grazie anche a quello che gli analisti chiamano “effetto Draghi”. In tal senso, si prevedono insieme agli investimenti USA, performance positive che riguardano una stima del PIL superiore al 4% con l’Italia che farebbe meglio dell’Eurozona, superando anche la Germania di oltre 1 punto percentuale e che ci collocherebbe, di fatto, fra i Paesi più virtuosi e affidabili”.
Breaking news
Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.