DBRS: meno paura per il rischio Italia ma occhio agli aumenti delle tasse
Gli investitori sono meno preoccupati per il rischio Italia. Lo sostengono gli analisti di DBRS secondo cui “questo, abbinato alle aspettative di un ulteriore miglioramento della qualità del credito nel settore bancario, sostiene il trend stabile dell’economia del Paese”.
Dopo aver confermato l’outlook dell’Italia a ‘Bbb’ con trend stabile la scorsa settimana, oggi l’agenzia di rating afferma che l’outlook fiscale dell’Italia resta molto problematico. A pesare gli aumenti indiretti delle tasse per il 2020-21.
Significative misure di compensazione sono necessarie per raggiungere i target fiscali fissati all’1,8% del Pil nel 2020 e 1,5% nel 2021′. In questo contesto se la crescita economica dovesse rallentare più del previsto, il Governo avrebbe meno margine di manovra per mettere in atto politiche anticicliche.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.