DEBITO DENOMINATO IN DOLLARI: L'IMPATTO DEL RIALZO DEI TASSI FED
Di Joep Huntjens, Responsabile degli investimenti obbligazionari asiatici di NN Investment Partners
Quando la Federal Reserve deciderà di iniziare ad aumentare i tassi dei Federal Funds, prevediamo che le ripercussioni sull’Asia saranno probabilmente lievi rispetto ad altre aree geografiche. È probabile che l’aumento dei tassi da parte della Fed sia contenuto, considerata la fragilità della ripresa economica negli Stati Uniti e i rallentamenti della crescita sui grandi mercati emergenti della Cina e del Brasile. Inoltre, in Asia i costi di finanziamento sono maggiormente condizionati dalla politica delle banche centrali locali, piuttosto che dai tassi di interesse USA. Le banche centrali asiatiche hanno iniziato a tagliare i tassi, e prevediamo diversi tagli nel corso dell’anno.
Riteniamo anche che le imprese asiatiche siano ben posizionate per affrontare l’apprezzamento del dollaro. La quota del debito denominato in dollari è abbastanza ridotta rispetto ad altre aree geografiche, mentre i finanziamenti in valuta estera compensano ampiamente le passività. È probabile che in India, l’aumento dei tassi USA e il rafforzamento del dollaro abbiano un impatto minimo sia sulle aziende che sulle banche. In alcuni settori la leva finanziaria è elevata ma le imprese indiane tendono a finanziarsi localmente.
Riteniamo che in Asia la crescita resterà debole. Tra il calo dei prezzi dell’energia e un contesto positivo per la liquidità globale, siamo convinti che ancora una volta l’Asia possa essere l’area geografica con il tasso di crescita più elevato a livello globale nel 2015. Nel caso la politica monetaria non risultasse efficace nel sostenere la crescita in Asia, i governi asiatici potrebbero stimolare la domanda aumentando la spesa. La buona notizia è che, negli ultimi anni, i deficit pubblici sono diminuiti in diversi paesi e che i livelli di debito pubblico sono gestibili in buona parte delle economie.
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