Debito pubblico: nel 2019 superato tetto di 2.400 miliardi
Il debito pubblico italiano ha chiuso il 2019 sopra quota di 2.400 miliardi.
Secondo i dati ufficializzati da Bankitalia, al 31 dicembre del 2019
“il debito delle Amministrazioni pubbliche era pari a 2.409,2 miliardi; a fine 2018 il debito ammontava a 2.380,6 miliardi (134,8% del Pil). Lo comunica la Banca d’Italia, precisando che l‘aumento del debito nel 2019 (28,7 miliardi) è stato inferiore al fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (35,2 miliardi) grazie alla lieve riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro (2,2 miliardi, a 32,9) e all’effetto complessivo degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione del cambio, che ha diminuito il debito per 4,4 miliardi”.
Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito consolidato delle Amministrazioni centrali cresciuto di 32,1 miliardi, a 2.324,8, mentre quello delle Amministrazioni locali è diminuito di 3,4 miliardi, a 84,4; il debito degli Enti di previdenza è rimasto sostanzialmente stabile
Lo scorso dicembre la durata media del debito era pari 7,3 anni, come alla fine del 2018. Nel corso del 2019 la quota di debito detenuta da non residenti è tornata ad aumentare, collocandosi alla fine dello scorso novembre al 31,4 per cento (dal 28,6 per cento della fine del 2018).
Breaking news
La Commissione europea ha dato il via libera all’acquisizione congiunta del gruppo X2O da parte di Vendis Capital Management e Waterland Private Equity Investments, senza sollevare preoccupazioni sulla concorrenza.
adecco group rafforza la collaborazione con salesforce per accelerare l’adozione di intelligenza artificiale e tecnologie cloud, migliorando l’efficienza e l’esperienza dei clienti a livello globale.
Le borse cinesi hanno chiuso in leggero rialzo in un mercato prudente, con Shanghai che ha registrato un aumento dello 0,02% e Shenzhen dello 0,16%. Hong Kong ha guadagnato l’1,4%, mentre la Banca Popolare Cinese ha mantenuto invariati i tassi di riferimento.
Le vendite nel settore automobilistico europeo sono in calo, con l’indice EURO STOXX Automobiles & Parts che segna una diminuzione del 3%. Le immatricolazioni di agosto sono in netto calo, con Mercedes che soffre maggiormente. Anche BMW, Volkswagen, Stellantis, Ferrari, Pirelli e Brembo registrano perdite significative.