11:30 mercoledì 15 Giugno 2022

Debito pubblico, non si arresta la salita ad aprile: toccata quota 2.758,9 mld

Mentre in questi giorni il dibattito sulla sostenibilità del debito pubblico è tornato d’attualità in Europa (soprattutto in Italia, con lo spread che si è infiammato dopo la riunione della Banca centrale europea), oggi sono arrivati i consueti aggiornamenti mensili sull’andamento del debito pubblico italiano. Stando ai dati diffusi dalla Banca d’Italia, a fine di aprile il debito delle amministrazioni pubbliche è aumentato di 3,5 miliardi di euro rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.758,9 miliardi. “L’avanzo di cassa delle amministrazioni pubbliche (5,3 miliardi) è stato più che compensato dall’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (5,5 miliardi, a 101,1) e dall’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (3,3 miliardi)”, segnala Bankitalia nella pubblicazione statistica “Finanza pubblica: fabbisogno e debito”. Secondo le stime diffuse da Mazziero Research a inizio mese, si entra in una fase di momentaneo calo del debito che dovrebbe scendere a maggio e tornare a salire a giugno tra 2.753 e 2.769 miliardi, terminando l’anno tra 2.711 e 2.760 miliardi.

Il debito e il fabbisogno delle amministrazioni pubbliche includono anche la quota relativa al prestito erogato dalla Commissione europea lo scorso 13 aprile nell’ambito del Dispositivo di ripresa e resilienza (Recovery and Resilience Facility, RRF; 11 miliardi). Alla fine del mese i prestiti (SURE e RRF) erogati dalle istituzioni europee al nostro Paese ammontavano nel complesso a 54,4 miliardi.  Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 3,4 miliardi e quello delle Amministrazioni locali di 0,1 miliardi; il debito degli Enti di previdenza è rimasto stabile. Rispetto al mese precedente, la quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia è cresciuta leggermente (dal 25,5 al 25,6 per cento); la vita media residua è aumentata a 7,7 anni.

Crescono anche le entrate tributarie

Ad aprile le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 34,1 miliardi, in aumento (7,2 per cento; 2,3 miliardi) rispetto al corrispondente mese del 2021. Nei primi quattro mesi del 2022 le entrate tributarie sono state pari a 143,1 miliardi, in aumento del 12,0 per cento (15,3 miliardi) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. E’ quanto si apprende nella pubblicazione statistica “Finanza pubblica: fabbisogno e debito” diffusa oggi della Banca d’Italia.

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