Debito pubblico sale ancora, sfiora quota 2.364 miliardi
È salito a 10 miliardi di euro a febbraio il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche in Italia, a fronte di 6,9 miliardi nello steso mese del 2018. Il debito pubblico intanto è aumentato a 2.363,7 miliardi, secondo il supplemento al Bollettino statistico pubblicato dalla Banca d’Italia, a fronte di 2.293,6 miliardi lo stesso mese di un anno fa.
L’aumento del debito è stato marginale rispetto ai 2.363,5 di gennaio 2019 mentre è più sensibile se confrontato con dicembre 2018, quando si si era attestato a 2.321,9 miliardi. Con un comunicato, Bankitalia puntualizza che i dati incorporano revisioni di portata limitata effettuate in occasione della Notifica trasmessa lo scorso 8 aprile alla Commissione europea, nell’ambito della Procedura per i disavanzi eccessivi.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.