Decreto popolari, banca Popolare Emilia si trasforma in Spa
Con il 99,8% dei sì la banca Popolare Emilia è diventata spa. Lo contempla il decreto delle popolari attuato dal governo mesi fa. Il decreto prevede che banche con asset superiori agli 8 miliardi avrebbero dovuto trasformarsi in società per azioni dicendo addio al voto capitario. In realtà la banca poteva da tempo in un certo senso già permettersi di ragionare come Spa, grazie alla presenza stabile nel capitale di imprenditori forti e delle Fondazioni bancarie, i cui istituti di riferimento sono alla base dell’attuale Bper.
All’appuntamento con la storica conversione in spa, la banca – si vanta la dirigenza – si presenta “con fondamentali di prim’ordine, con un coefficiente di patrimonializzazione che la pone ai vertici non solo nazionali, ma addirittura europei, e risultati economici soddisfacenti”. Per stringere nuove alleanze la nuova società punta ora sulla Lombardia. Per le aggregazioni il board di Popolare Emilia ha messo difatti gli occhi su Creval e su Popolare di Sondrio. Mps , del quale si sta discutendo il salvataggio tramite aumento di capitale in questi giorni, rimane “un nodo importante”, secondo l’amministratore delegato Alessandro Vandelli, il quale ricorda ai soci storici di dedicarsi alla stabilità del gruppo con sede a Modena.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.