Derivati Morgan Stanley: sentenza della Corte dei Conti fra 45 giorni
Entro 45 giorni arriverà la sentenza d’appello della Corte dei conti nel processo sui derivati stipulati dal ministero dell’Economia con la banca americana Morgan Stanley.
La procura contesta all’ex responsabile del debito pubblico Maria Cannata, all’ex direttore generale del Tesoro Vincenzo La Via e agli ex ministri dell’Economia Domenico Siniscalco e Vittorio Grilli un danno erariale di quasi 4 miliardi di euro alla banca d’affari americana.
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Giornata in ordine sparso per le borse europee, con focus su Trump e trimestrali Usa. Piazza Affari chiude in territorio negativo.
Wall Street apre in positivo grazie alle solide trimestrali e al calo dei rendimenti dei titoli del Tesoro. L’entusiasmo per i titoli tecnologici, soprattutto quelli legati all’intelligenza artificiale, cresce dopo l’annuncio sugli investimenti privati del presidente Donald Trump.
Negli Stati Uniti, le richieste di mutui hanno visto un leggero incremento, supportato da una riduzione dei tassi d’interesse, che la settimana precedente avevano toccato il massimo da maggio. Secondo la Mortgage Bankers Association, nella settimana conclusasi il 17 gennaio, le richieste complessive sono cresciute dello 0,1%, con i tassi sui mutui fissi a 30 anni scesi al 7,02%.
Johnson & Johnson ha registrato una crescita dei ricavi del 5,3% nel quarto trimestre, ma un calo degli utili adjusted dell’11%. Per il 2025, l’azienda prevede un aumento dei ricavi operativi e degli utili per azione adjusted, trainati dal settore delle medicine innovative.