Deutsche Bank crolla al nuovo minimo. Torna attacco a banche, Unicredit -3%
L’effetto della presunta vittoria di Hillary Clinton nel primo dibattito televisivo tra i due candidati alle elezioni Usa è durato poco. L’azionario europeo fa dietrofront e a Piazza Affari l’indice Ftse Mib vira in territorio negativo, cedendo lo 0,72%, a 16.075,45 punti. E’ effetto Deutsche Bank, con il titolo che testa un nuovo minimo record sulla scia delle continue notizie secondo cui la cancelliera tedesca Angela Merkel non avrebbe alcuna intenzione di sostenere il colosso con aiuti di Stato prima delle elezioni del prossimo anno. Il sottoindice di riferimento delle banche dello Stoxx Europe 600 cede -1,24%.
Sotto pressione soprattutto l’indice Dax della Borsa di Francoforte, che ha perso fino a -1,6%, azzerando due/terzi circa dei guadagni riportati la scorsa settimana, e zavorrato dalla performance dei titoli bancari, che vengono scambiati a prezzi minimi in più di un mese.
Titoli bancari in apnea in tutta Europa. A Piazza Affari UniCredit cede il 3% circa, per poi ridurre la flessione ma scendere comunque oltre -2. Altri titoli bancari scambiati sul Ftse Mib: Mps positiva con +0,73%. Giù Bper -1,69%, BPM -1,70%, BP -1,49%, Mediobanca -2,53%, Ubi Banca -2,34%.
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Apertura in calo per Wall Street a causa dell’escalation tra Russia e Occidente. L’Ucraina colpisce il territorio russo con missili Atacms, autorizzati da Biden, e Putin aggiorna la dottrina nucleare. Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq registrano perdite significative.
La società ha chiuso i primi 9 mesi del 2024 con un utile netto di 3,0 milioni di euro, superiore al risultato dell’intero 2023.
Walmart, il colosso statunitense della vendita al dettaglio, ha riportato un incremento degli utili e delle vendite nel terzo trimestre del 2024, superando le previsioni degli analisti. La società ha anche rivisto al rialzo le stime di crescita per l’esercizio 2025, prevedendo un aumento delle vendite nette consolidate tra il 4,8% e il 5,1%.