16:57 lunedì 24 Aprile 2017

Deutsche Bank: ora è l’Italia il rischio maggiore in Europa

Con l’elezione probabile del filo europeista Emmanuel Macron in Francia, lo spauracchio di uno choc politico non se n’è andato del tutto dal continente europeo, secondo gli analisi di Deutsche Bank. Le possibili elezioni anticipate in Italia, per esempio, provocherebbero instabilità sui mercati, alimentando di nuovi i timori di una spaccatura in Eurozona.

Negli ultimi anni il MoVimento 5 Stelle ha guadagnato terreno nei sondaggi e in popolarità, diventando il primo partito nel paese. Dopo la sconfitta di Matteo Renzi nel referendum sulla riforma costituzionale che ha portato alle dimissioni del premier, le elezioni anticipate sono tuttora possibili e minacciano l’Eurozona. Anche se il voto si svolgesse nei tempi previsti, in aprile 2018, il pericolo di un esito sfavorevole ai mercati finanziari è molto più alto rispetto a quello del voto in Francia.

A giugno ci sono le legislative in Francia e le elezioni nel Regno Unito, mentre il popolo in Germania va al voto in settembre. Gli italiani potrebbero essere chiamati a votare prima della fine della legislatura ad aprile. Il rischio politico in Italia appare ancora distante e gli investitori preferiscono con centrarsi sulle prossime mosse della Ice, che potrebbe ridurre il suo programma di Quantitative Easing già quest’anno. I tassi Eonia danno al 60% le possibilità di un rialzo dei tassi a inizio 2018.

“Secondo noi le chance di uno choc populista negativo per i mercati sono realistiche in Italia”, tuttavia siccome l’appuntamento elettorale è ancora lontano nel tempo (ad almeno sei mesi di distanza) il mercato non è ancora pronto a spostare il suo focus”.

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