Deutsche Bank: prevede calo del 20% nei ricavi da trading nel trimestre
Deutsche Bank si aspetta un calo dei ricavi da trading nel trimestre tra il 15% e il 20% nel trimestre in corso rispetto all’eccezionale secondo trimestre dell’anno precedente. Si tratta della prima grande banca d’investimento europea a prevedere un rallentamento significativo.
Lo ha dichiarato il CFO James von Moltke, deludendo gli analisti che prevedevano una flessione del 12%.
Le azioni della banca tedesca hanno esteso le perdite dopo i commenti, scendendo fino al 2,4% a Francoforte.
Deutsche Bank si unisce così alle banche di Wall Street nel segnalare un indebolimento nell’attività di trading, poiché i tassi d’interesse si avvicinano al picco e l’economia potrebbe entrare in una fase di recessione. JPMorgan Chase prevede che i ricavi derivanti dall’investment banking e dal trading diminuiscano entrambi del 15% rispetto all’anno precedente, mentre Goldman Sachs ha avvertito che il calo nel trading potrebbe superare il 25%.
Breaking news
Le borse cinesi hanno chiuso in ribasso a causa delle tensioni geopolitiche e delle incertezze sull’economia nazionale. L’indice di Shanghai è sceso dell’1,39%, mentre l’indice di Shenzhen ha perso lo 0,65%. Anche la borsa di Hong Kong ha registrato un calo significativo del 2,84%.
Il gruppo statunitense Home Depot ha registrato un lieve calo nei profitti del terzo trimestre 2024, nonostante un aumento significativo dei ricavi. L’azienda prevede un incremento delle vendite per l’intero anno, ma con una diminuzione delle vendite comparabili e degli utili annuali.
L’indice ZEW tedesco, un importante indicatore economico, ha subito un calo a novembre 2024, scendendo a 12,5 punti rispetto ai 20,1 di ottobre. Questo risultato, inferiore alle previsioni degli analisti, riflette un peggioramento delle aspettative economiche sia in Germania che nella Zona Euro.
Centrale del Latte d’Italia ha registrato una crescita del fatturato e degli utili nei primi nove mesi del 2024, con un incremento del 1,3% nel fatturato e del 33,1% nell’utile netto. Nonostante il contesto macroeconomico sfidante, l’azienda non prevede impatti negativi significativi per il 2024. Il Cda ha approvato la liquidazione delle azioni di recesso.