Deutsche Bank Wealth Management, nuovo responsabile della unit di Firenze
Deutsche Bank annuncia la nomina di Tommaso Vannuzzi a nuovo responsabile del team di Firenze per il Wealth Management, la struttura che offre soluzioni finanziarie su misura alla fascia alta della clientela privata.
Vannuzzi arriva da UBS SE, dove dal 2015 si occupava della gestione di grandi patrimoni. Laureato alla Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Siena, ha cominciato l’attività di private banker a Firenze in Banca Passadore per poi passare a Banca Esperia (oggi Mediobanca PB), dove per alcuni anni si è occupato dello sviluppo della clientela su base regionale e nazionale, focalizzandosi sui clienti imprenditori.
Come nuovo responsabile della unit fiorentina, Vannuzzi si concentrerà sulla crescita e lo sviluppo della clientela in città – dove Deutsche Bank vanta una presenza radicata, con 7 filiali – e nelle regioni Toscana e Umbria, focalizzandosi su holding familiari, PMI e servizi di finanza straordinaria, per rafforzare il Wealth Management DB come piattaforma di riferimento per la clientela nei settori HN, Imprenditori e UH anche a livello regionale.
Nel suo nuovo ruolo, Vannuzzi succede ad Alberto Tronconi, che continuerà a supportare la unit di Firenze come Senior Relationship Manager, insieme ai colleghi Yari Tanini (Relationship Manager), Aldo Panicali (Investment Advisor) e Sofia Vacca (Account Manager).
Con 213 miliardi di asset gestiti alla fine del 2019, Deutsche Bank Wealth Management è uno dei principali gestori di grandi patrimoni al mondo. Offre un’ampia gamma di soluzioni di investimento tradizionali e alternative, oltre che una consulenza completa su tutti gli aspetti del Wealth Management, a clienti high-net-worth (HNW) e ultra-high net-worth (UHNW).
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A settembre, il surplus della bilancia commerciale dell’Eurozona ha raggiunto 12,5 miliardi di euro, superando le aspettative degli analisti. Le esportazioni hanno visto un leggero aumento, mentre le importazioni sono diminuite. L’interscambio commerciale all’interno dell’area euro è calato, mentre l’intera Unione Europea ha registrato un surplus di 9,6 miliardi di euro.