Deutsche Börse, si dimette il Ceo indagato per insider trading
Il Ceo della Deutsche Börse, Carsten Kengeter ha annunciato le proprie dimissioni dopo che la magistratura tedesca ha rigettato un tentativo di accordo con i pm sulle indagini per insider trading legate alla fallita fusione con il London Stock Exchange: sia Kengeter sia Deutsche Börse hanno dichiarato come infondate le accuse. Lo rende noto la stessa Carsten Kengeter. All’uomo è contestato l’acquisto di 60 mila azioni del suo gruppo nel dicembre del 2015, due mesi prima dell’annuncio del progetto di fusione tra Deutsche Börse e il London Stock Exchange.
La società ha detto di accettare con “rammarico” le dimissioni del top manager, che abbandonerà il suo ufficio alla fine dell’anno.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.