Di Maio: “Nel dl crescita la norma Pernigotti ma non varrà per i lavoratori di Novi Ligure”
Nel dl crescita ci sarà la norma Pernigotti, quella pensata per “impedire che le aziende di marchio italiano finiscano in mano straniere quando vanno in crisi” e che dunque siano svendute. Lo dice il vicepremier Luigi Di Maio in visita negli States,
La norma Pernigotti però, sottolinea Di Maio, non verrà garantita ai lavoratori dello stabilimento di Novi Ligure in quanto vale per il futuro.
L’idea è ricorrere al meccanismo dell’amministrazione straordinaria che si utilizza per le aziende in crisi ma, nel caso di marchi italiani, il ministero dello Sviluppo economico può prendere in amministrazione il marchio e cederlo solo se si creano presupposti per non farlo finire in mano straniera, così da evitare che marchi italiani storici finiscano in mano di multinazionali straniere che magari decidano addirittura di eliminare la produzione e lasciare solo il marchio”.
Breaking news
Seduta in chiaroscuro per le borse del Vecchio Continente. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,5% a 35.108 punti
A Wall Street, l’apertura è piatta con il settore tecnologico sotto pressione. Le dichiarazioni dell’AD di Nvidia, Jensen Huang, influenzano l’andamento dei titoli, mentre i titoli quantistici crollano. Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq registrano lievi perdite, mentre il prezzo del petrolio Wti al Nymex aumenta leggermente.
Negli Stati Uniti, il numero di nuovi richiedenti i sussidi di disoccupazione è diminuito nella prima settimana di gennaio, scendendo di 10.000 unità, contro le aspettative di un aumento. Questo rappresenta un miglioramento rispetto al picco di 6,9 milioni di richieste durante la pandemia.
Eni ha concluso l’acquisto di oltre 3,4 milioni di azioni proprie nell’ambito del programma di buyback, per un valore di quasi 45 milioni di euro. Questo porta il totale delle azioni riacquistate al 6,23% del capitale sociale. L’operazione ha influenzato il titolo in Borsa, che ha registrato un lieve calo.