Dieselgate: Volkswagen a giudizio in Usa per i risarcimenti. Poi tocca all’Europa
SAN FRANCISCO (WSI) – Sono passati 8 mesi dallo scoppio dello scandalo dieselgate che ha travolto la Volkwsagen e ora il caso arriva dinanzi alla Corte Distrettuale di San Francisco in California che dovrà decidere sul piano di risarcimenti per gli automobilisti americani presentato dalla stessa casa di Wolfsburg. Impegno a riacquistare l’auto, riparazioni per renderla conforme agli standard, risarcimenti di migliaia di dollari: queste le direttive su cui dovrà pronunciarsi il giudice Charles R. Breye.
In Italia l’associazione Altroconsumo, insieme ad altre del Belgio, Spagna, Portogallo e di altri paesi UE, riunite nel BEUC, hanno spinto la casa di Wolfsburg a rispondere agli oltre 8 milioni di possessori auto su cui è stato installato il software truffaldino sulle emissioni, ma finora non vi è stata alcuna risposta concreta.
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Wall Street ha aperto con un lieve rialzo, influenzata da dati sull’inflazione e speculazioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. Il dollaro si rafforza, mentre il petrolio registra un aumento significativo.
Negli Stati Uniti, il numero di richieste di sussidi di disoccupazione ha visto una diminuzione significativa, segnando il livello più basso da maggio. Questo dato sorprende positivamente le aspettative degli analisti.
La Commissione europea ha imposto a Booking Holdings di adeguarsi al Digital Markets Act, modificando il ruolo di Booking.com nel settore turistico. Le aziende ora possono differenziare prezzi e condizioni su diversi canali di vendita online, promuovendo una maggiore equità e apertura nel mercato digitale.
Siemens ha registrato una notevole crescita nel quarto trimestre, con ordini e ricavi in aumento. L’utile netto ha raggiunto un massimo storico, e l’azienda ha proposto un aumento del dividendo. Nonostante una diminuzione degli ordini su base annua, la performance complessiva è stata forte grazie a un eccellente flusso di cassa.