Difesa, ministro Trenta alla Nato: “Includiamo nelle spese anche altri investimenti non militari”
Roma chiede alla Nato di cambiare il modo in cui calcola la spesa per la difesa. Elisabetta Trenta, ministro della Difesa parlando al Financial Times ha sostenuto che le regole Nato che invitano i paesi membri a spendere il 2% del loro prodotto interno lordo in difesa dovrebbero essere estese anche a investimenti non militari che aumentano la sicurezza civile.
Vi sono parti della nostra spesa che sono correlate alla difesa, ma che non sono incluse nel bilancio della difesa (…) Non sto dicendo che non dovremmo spendere più soldi, ma che dovremmo spendere soldi per cose che non erano precedentemente considerate come spese per la difesa.
Per esempio, secondo il ministro, gli investimenti nella sicurezza cibernetica “dovrebbero essere inclusi nel 2 per cento”. Le dichiarazioni del ministro arrivano alla vigilia di un importante incontro tra i ministri della Difesa della Nato che inizierà mercoledì a Bruxelles.
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