Digital tax francese, Usa insorgono: tassa che danneggia nostre società
Il senato francese ha approvato una legge che introduce una nuova tassa sui colossi del web, una misura che gli Stati Uniti denunciano come discriminatoria nei confronti di compagnie come Facebook, Google e Amazon. La tassa imporrà un aliquota del 3% sui ricavi di circa 30 società prevalentemente americane. Il rappresentante al Commercio americano Robert Lighthizer ha dichiarato che il Paese indagherà sulla possibilità che la nuova tassa risulti “discriminatoria o che gravi o restringa il commercio degli Usa”.
Anche il presidente americano, Donald Trump, è intervenuto definendo il provvedimento “sleale” in quanto colpisce in prevalenza “imprese americane”.
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Seduta in calo per le borse europee e per Piazza Affari, all’indomani della riunione della Fed. Sul Ftse Mib arretrano soprattutto Tim e Stm
L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.