Diktat Fmi al Giappone: inflazione, i salari devono aumentare. Altrimenti, sanzioni
L’ FMI boccia l’Abenomics e anche la politica di tassi negativi introdotta in Giappone a febbraio. Secondo il Fondo, tale politica non è riuscita di fatto a generare la domanda interna del paese.
L’istituzione di Washington ha raccomandato anche caldamente al Giappone di rinunciare a stabilire il momento in cui prevede il raggiungimento da parte deltasso di inflazione al target del 2%. Raggiungimento che, secondo la Bank of Japan, avverrà nell’anno fiscale 2017.
“Il quadro della politica monetaria deve diventare più flessibile, con la Bank of Japan che deve abbandonare l’abitudine di fissare una data di calendario specifica in cui l’inflazione raggiungerà il target. Sebbene tale cambiamento possa aumentare la credibilità della Bank of Japan nello stabilire un obiettivo più realistico, la transizione dovrà essere comunicata nel modo opportuno, per evitare la percezione che la banca centrale stia riducendo il suo impegno a raggiungere il suo target di inflazione, e per limitare potenziali reazioni avverse di mercato, incluso l’apprezzamento dello yen”.
L’Fmi chiede anche che il governo di Tokyo introduca un meccanismo per assicurarsi che le aziende che generano profitti aumentino i salari base di almeno il 3%, a fronte di incentivi fiscali o – come ultimo strumento – di sanzioni.
L’FMI prevede ora una crescita del pil del Giappone dello 0,5% circa nel 2016, dello 0,3% nel 2017, a fronte di una crescita potenziale che scivolerà vicino allo zero entro il 2030, causa il collasso demografico.
Breaking news
Chiusura incolore ma sui massimi intraday per le borse europee dopo il core Pce Usa. A Piazza Affari, lieve flessione per il Ftse Mib
Dopo un avvio negativo, Wall Street ha registrato un aumento grazie a dati sull’inflazione inferiori alle attese. Il PCE, misura preferita dalla Fed, è cresciuto meno del previsto, influenzando positivamente i mercati. Gli analisti prevedono una pausa nei tassi a gennaio e possibili tagli a marzo.
A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori europei continua a calare. Secondo la stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea, il sentiment dei consumatori nell’eurozona è sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative degli analisti. Anche l’indicatore complessivo dell’Unione Europea mostra un calo significativo.
La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.