Dollaro ai minimi di otto settimane, penalizzato da verbali Fed
Sui mercati valutari, il dollaro è sotto pressione dopo la pubblicazione degli ultimi verbali della Federal Reserve, il cui contenuto non si sposa con un rialzo dei tassi a breve, scenario che invece ipotizzano diversi membri del direttorio di politica monetaria della banca centrale Usa.
Il biglietto verde scambia non lontano dai minimi di otto settimane nei confronti dell’euro. Dalle minute della Federal Reserve si capisce che l’istituto guidato da Janet Yellen non ha fretta di procedere con un rialzo dei tassi di interesse. Al momento il tasso di cambio euro dollaro vale $1,1342 dopo aver chiuso ieri a quota $1,1352. Il dollaro è in calo anche sulla divisa giapponese, attestandosi in area 100,076 dai 99,87 yen della vigilia.
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Seduta in chiaroscuro per le borse del Vecchio Continente. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,5% a 35.108 punti
A Wall Street, l’apertura è piatta con il settore tecnologico sotto pressione. Le dichiarazioni dell’AD di Nvidia, Jensen Huang, influenzano l’andamento dei titoli, mentre i titoli quantistici crollano. Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq registrano lievi perdite, mentre il prezzo del petrolio Wti al Nymex aumenta leggermente.
Negli Stati Uniti, il numero di nuovi richiedenti i sussidi di disoccupazione è diminuito nella prima settimana di gennaio, scendendo di 10.000 unità, contro le aspettative di un aumento. Questo rappresenta un miglioramento rispetto al picco di 6,9 milioni di richieste durante la pandemia.
Eni ha concluso l’acquisto di oltre 3,4 milioni di azioni proprie nell’ambito del programma di buyback, per un valore di quasi 45 milioni di euro. Questo porta il totale delle azioni riacquistate al 6,23% del capitale sociale. L’operazione ha influenzato il titolo in Borsa, che ha registrato un lieve calo.