Dollaro in calo a luglio: euro in corsa verso 1,20
Resta debole l’andamento del dollaro, che risente della lettura decisamente contrastata dei numeri macro Usa e naturalmente anche del permanente dilagare dei contagi di Covid-19 negli Stati Uniti.
Su base mensile, il dollaro ha bruciato quasi 5% a livello di indice e si appresta ad archiviare la peggiore performance da circa dieci anni.
L’euro oggi ha toccato brevemente 1,19 dollari — nuovo massimo da maggio 2018 — e a livello mensile mette a segno nei confronti della divisa Usa il miglior risultato dal 2010.
Dal punto di vista tecnico, il prossimo obiettivo sui grafici per l’euro/dollaro è la soglia di 1,20.
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Seduta in chiaroscuro per le borse del Vecchio Continente. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,5% a 35.108 punti
A Wall Street, l’apertura è piatta con il settore tecnologico sotto pressione. Le dichiarazioni dell’AD di Nvidia, Jensen Huang, influenzano l’andamento dei titoli, mentre i titoli quantistici crollano. Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq registrano lievi perdite, mentre il prezzo del petrolio Wti al Nymex aumenta leggermente.
Negli Stati Uniti, il numero di nuovi richiedenti i sussidi di disoccupazione è diminuito nella prima settimana di gennaio, scendendo di 10.000 unità, contro le aspettative di un aumento. Questo rappresenta un miglioramento rispetto al picco di 6,9 milioni di richieste durante la pandemia.
Eni ha concluso l’acquisto di oltre 3,4 milioni di azioni proprie nell’ambito del programma di buyback, per un valore di quasi 45 milioni di euro. Questo porta il totale delle azioni riacquistate al 6,23% del capitale sociale. L’operazione ha influenzato il titolo in Borsa, che ha registrato un lieve calo.