Domino’s Pizza: partnership con Uber Eats per spingere le vendite
Domino’s Pizza ha annunciato che i clienti potranno ordinare i suoi prodotti tramite le app Uber Eats e Postmates di Uber, in un tentativo di stimolare le vendite di fronte a un rallentamento nel settore della consegna a domicilio. Questa notizia ha causato un aumento del 9% delle azioni di Domino’s.
Il gigante della pizza ha rivelato che Uber Eats diventerà la piattaforma terza esclusiva per la consegna negli Stati Uniti, in base a un “accordo globale” con la società di ride-share, almeno fino al 2024. Domino’s, che aveva segnalato un rallentamento nel settore della consegna a domicilio ad aprile, ha annunciato che la collaborazione inizierà in quattro mercati pilota negli Usa a partire da questo autunno.
Si prevede che l’abilitazione dell’ordine tramite le app di consegna di Uber sarà disponibile in tutto il paese entro la fine del 2023, con Domino’s e i suoi franchising che gestiranno la consegna. Di fronte a un’alta inflazione e a un costante aumento del costo della vita, che ha spinto i consumatori a cucinare di più a casa, la più grande catena di pizzerie al mondo ha cercato di proteggere i propri margini aumentando i prezzi dei prodotti nel menu e le spese di consegna.
Breaking news
La società ha chiuso i primi 9 mesi del 2024 con un utile netto di 3,0 milioni di euro, superiore al risultato dell’intero 2023.
Walmart, il colosso statunitense della vendita al dettaglio, ha riportato un incremento degli utili e delle vendite nel terzo trimestre del 2024, superando le previsioni degli analisti. La società ha anche rivisto al rialzo le stime di crescita per l’esercizio 2025, prevedendo un aumento delle vendite nette consolidate tra il 4,8% e il 5,1%.
Le borse cinesi chiudono in rialzo in attesa della decisione sui tassi di interesse della banca centrale cinese. Shanghai e Shenzhen registrano aumenti significativi, trainati dal settore high-tech.
L’inflazione nell’Eurozona si conferma al 2% su base annua per ottobre 2024, come riportato da Eurostat, con un incremento rispetto al mese precedente. L’inflazione core, che esclude le componenti più volatili, rimane al 2,7%. Nell’intera Unione Europea, l’inflazione annuale sale al 2,3%.