Draghi su Italia: banche vulnerabili da tempo, fiducia in governo. Euro non a rischio
“I problemi dell’Italia sono ben noti” e le vulnerabilità delle banche italiane sono presenti da molto tempo. E’ quanto afferma Mario Draghi, rispondendo a una domanda su quanto sia preoccupato riguardo alle condizioni di salute del ‘sistema bancario italiano.
“Sono fiducioso sul fatto che il ‘governo-italiano” saprà affrontare le diverse questioni.
Interpellato di nuovo sulla questione dell’incertezza politica in Italia, Draghi non risponde direttamente alla domanda, ricordando come l’incertezza sia presente ovunque nel mondo.
“Riguardo a quello che la Bce può fare, questo è un interrogativo aperto..possiamo continuare nella nostra politica monetaria accomodante, ma il punto è che i paesi che hanno bisogno di riforme devono metterle in atto a prescindere dal clima di incertezza politica“.
Detto questo, secondo Draghi la crisi che si è aperta nel panorama politico italiano non mette a rischio l’euro.
“In questa fase non intravediamo rischi per l’euro” legati al clima che si è generato in Italia con la vittoria del NO al referendum costituzionale: anche perchè “i fondamentali economici sono più solidi rispetto a cinque anni fa, quando invece il rischio contagio si era presentato”.
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Wall Street apre in positivo, con Nvidia che registra un aumento del 4,8% dopo un inizio negativo nel premercato. Il titolo ha raggiunto un nuovo record, mentre le tensioni tra Russia e Occidente continuano a influenzare i mercati. Inoltre, l’attenzione è rivolta alle prossime decisioni della Federal Reserve sui tassi di interesse.
Sarà operativo entro la fine del 2026 e andrà ad aggiungersi agli altri 16 già esistenti
Negli Stati Uniti, il numero di lavoratori che hanno richiesto per la prima volta i sussidi di disoccupazione è diminuito a 213.000, il valore più basso da maggio. Le aspettative erano di 220.000 richieste. Il totale dei lavoratori che ricevono sussidi è invece aumentato leggermente, raggiungendo 1.908.000 unità.