Economisti italiani: opportunità unica per rivedere fiscal compact
Per il professore di Economia Politica all’Università degli Studi di Milano Giulio Sapelli, intervenuto sui giornali italiani per commentare la proposta di Renzi di recedere dal Fiscal Compact, tagliare le tasse per tutti incuranti delle limitazioni troppo restrittivo sul deficit, questa è un’opportunità unica da cogliere per slegare l’Italia dalle regole del fiscal compact.
A proposito degli aspetti tecnici “assai pochi economisti di valore concordano con i vincoli del pareggio di bilancio (…) una scelta estremamente improvvida”, dice Sapelli, il quale è convinto che sia “pericoloso riportare il bilancio in pari troppo rapidamente“, perché spesso questi sforzi finiscono per danneggiare la ripresa economica. Senza parlare poi dei rischi di dissoluzione dello stato sociale. Si dovrebbero seguire strategie più dure in diplomazia quanto si tratta con Bruxelles e la Germania, secondo Sapelli, per combattere “regole assurde”.
D’altronde persino il Fondo Monetario Internazionale l’anno scorso aveva ammesso che l’austerity non funziona ed è anzi controproducente. Per Gustavo Piga, professore di Economia all’Università degli Studi di Roma, che ha espresso la sua opinione sul Sole 24 Ore di oggi, l’impianto di regole europee del patto di stabilità va rivisto. Tagliare le tasse senza investire come vorrebbe fare l’ex premier Renzi se eletto alle prossime politiche del 2018, però, rischia di non fare decollare abbastanza la crescita, secondo Marco Ruffolo di La Repubblica.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.