Effetto asta BTP: spread sotto 140 punti, tassi decennali scendono al minimo dal 2019
Effetto positivo dell’asta dei BTP sul mercato secondario, con lo spread BTP-Bund a 10 anni che scende a 138 punti base, a fronte di un rendimento che scende fino allo 0,845%. E’ il minimo dall’ottobre del 2019.
Per la precisione, il Tesoro italiano ha emesso BTP a 10 anni per un valore di 4,5 miliardi, al tasso dello 0,89%, in calo di ben 22 punti base rispetto all’ultima emissione. Il rendimento dello 0,89% è a un passo dal minimo record dello 0,88% segnato alla fine di settembre del 2019.
Il bid to cover è stato pari a 1,27, a fronte di una domanda di 5,7 miliardi di euro.
Collocati anche 2,5 miliardi di Btp a 5 anni, a un tasso dello 0,35% (anche in questo caso, il ribasso dei rendimenti è stato di 22 pb). La domanda è stata superiore ai 3,97 miliardi, con un bid to cover di 1,59.
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Le borse americane iniziano la giornata in ribasso a causa di dati macroeconomici deludenti e un aumento dei rendimenti dei titoli di Stato. Il deficit commerciale degli Stati Uniti è cresciuto oltre le aspettative, mentre l’attenzione si sposta sulle scorte di greggio e gas.
Il deficit della bilancia commerciale degli Stati Uniti ha registrato un incremento del 4,7% a novembre, superando le previsioni degli analisti. Il dipartimento del Commercio ha riportato un deficit di 102,86 miliardi di dollari, contro stime di 101,2 miliardi. L’aumento è dovuto principalmente a un incremento delle importazioni, che hanno raggiunto 279,2 miliardi di dollari.
Nel 2024, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, insieme agli assessorati regionali, ha approvato 25 progetti di sviluppo della rete elettrica nazionale, gestiti da Terna, per un totale di oltre 2,3 miliardi di euro. Questi progetti, tra cui Elmed, Adriatic Link e Bolano-Annunziata, porteranno benefici ambientali, sociali ed economici, riducendo l’impatto paesaggistico e liberando territorio.
La Banca Mondiale ha rivisto al rialzo le stime di crescita economica della Cina per quest’anno e il prossimo, segnalando però preoccupazioni per la fiducia dei consumatori e il settore immobiliare. Le sfide interne e l’imminente aumento dei dazi USA potrebbero influenzare la crescita futura.